domenica 7 dicembre 2014
Esente
giovedì 4 dicembre 2014
forever in debt to you
lunedì 24 novembre 2014
Pomeriggio di Novembre
Non capisco in quale stagione sono, a volte mi gelo, altre volte ho così da voler dare che mi agito,cercando di far venire tutto di me,emozioni e paure che infilo nella mia borsa, non più così capiente.
Sono le 19,25 di un comune lunedì di Novembre; mia madre dorme ancora sul divano, da tutto il pomeriggio.
In casa solo io e lei adesso.
Sono appena rientrata da casa di A.
Ascolto in sottofondo i Baustelle, cantano "Nessuno".
Cerco di passare le giornate con meno vuoti possibili. Incastrando le mie amiche, le commissioni,A., in modo da passare meno tempo possibile in questa gabbia...
Ma non è la gabbia in sè, io ho la chiave per aprirla e liberarmi.. è la prigionia mentale di cui sarà sempre schiava.
é la ripercussione che vivo in ogni situazione importante. Come se quello che è successo fosse un pianeta, io sono il centro della galassia, tutto mi gravita attorno.. e quel pianeta non rispetta le orbite ma anzi vaga distogliendo gli altri pianeti,i satelliti,le stelle dal loro percorso.
Ecco.
In ogni cosa il male spunta. Io lo sento. Vorrei spingerlo nel buco nero... Ma se il buco nero fossi io?
Se tutto il male venisse creato e distrutto in me?
Dopo D., credo che nessuno possa reggere il confronto con lei.
Cerco di non pensarci. E invece ci penso quasi tutto il giorno. Credo di dover affrontare la separazione anche se non è comunque una cosa definitiva; la vedrò e sentirò. Ma averla qui era rassicurante.
Le altre persone che in questo anno mi sono state accanto,forse per mio volere, stanno piano piano prendendo le distanze... Credo sia il naturale corso degli eventi, senza rancori. Mi salva il non fidarmi.
Il non aver mai creduto che ci sarebbero stati per sempre.
Non scrivo come prima, forse perché fumo più di quello che dovrei.
Non leggo come prima.
Non sono vuota come prima anche se spesso mi chiedo se questa pienezza sia solo superficiale.
Devo ammettere, cosa in cui non ho mai creduto, che l'amore è davvero qualcosa che smuove.
Che ti rende vivo. Che ti manda in estasi e ti fa svegliare con voglia di vivere...
La voglia di vivere che io non ho mai avuto.
Mi sento spesso stupida, ma credo sia merito di questo sentimento così bizzarro.
Si,merito e non colpa. Mi sento sciocca e frivola e se esserlo vuol dire riuscire a sorridere di più, non può che essere un merito.
domenica 9 novembre 2014
Blue
mercoledì 29 ottobre 2014
La casa dell'orco
domenica 26 ottobre 2014
Invisibile
venerdì 3 ottobre 2014
Non ci sei
giovedì 2 ottobre 2014
Just like honey
Come te, è così che sei. Come il miele.
Forse sono miele anche io.
Guardarti mentre godi, mentre guardi me godere, mi porta in un'altra dimensione. Nel sentire qualcosa che raramente ho sentito dandoti le spalle.
Sento te.
Ti S E N T O .
Vedo te e non solo come un uomo che mi scopa e io sto lì solo perchè gli dà piacere.
Vedo te.
Tutto ciò che sei. Quello che vorresti essere. Sento i tuoi muscoli contrarsi. Il respiro su di me e l'energia che scorre dal tuo corpo al mio fino a rimandartela indietro e riprendermela ancora e ancora..
martedì 23 settembre 2014
Autunno
Mi chiedo dove porterà questo modo di comportarci cosí "easy", che non ci impegna, non ci lega, non ci rende responsabili l'uno dell'altro.
Mi chiedo dove porteranno queste scopate cosí, che sanno solo di spreco, in cui il sentimento é nullo. In cui io ti tocco e tu mi scopi. Ci rivestiamo e facciamo finta di niente. Abbiamp silenziosamemte deciso di non parlarne. Stiamo lasciando tutto al caso, nessuno dei due ha piú voglia di pensarci e trovare il modo meno doloroso di starci accanto. E forse é questo.
Forse lo è davvero. Ma non oggi. Questo fumo mi manda dritta in paranoia. Questo fumo,i tuoi libri...
Nessun ragazzo mi ha mai prestato un libro.
Ma dal tronde tu sei l'incarnazione di quello che mi piace in un uomo. Sei tu.
Eppure a volte riesco a vedere solo quello che di te odio.
Ma non é abbastanza.
Scopiamo come piace a te.
Nel modo crudo che ti da piú piacere.
Nel modo che meno piace a me.
Eppure mi piace ugualmenmte perché c'é qualcosa di perverso che mi fa sentire sporca. Sensazione familiare per me. E non posso evitare di metterti le mani addosso...
Tu sei il centro del godimento fino a quando questo gioco non si consumerà.
Fin quando ci stancheremo anche di questo. Siamo cosí io e te.
Troppo uguali.
Troppo uguali per amarci.
Troppo uguali per odiarci.
giovedì 11 settembre 2014
Tipo così
giovedì 28 agosto 2014
martedì 26 agosto 2014
Amandoti
lunedì 11 agosto 2014
It's time to leave again.
sabato 9 agosto 2014
There is no love for me.
There is no love for me.
giovedì 24 luglio 2014
Nata e morta lo stesso giorno.
lunedì 30 giugno 2014
Non mi amerai mai, ma io ti ameró per sempre.
domenica 29 giugno 2014
Ti amo o ti odio.
sabato 28 giugno 2014
tipicamente borderline
Ho terminato una settimana di lavoro, una sostituzione, tanto sforzo fisico,poco cibo.. impegno e buona compagnia.
Ma ancora troppo poco per me.
Ancora troppo fragile.
Ancora troppo borderline.
Reazioni che andrebbero ridimensionate, reazioni incomprensibili per una mente sana.
Maniacalmente attiva, disforicamente ansiosa e di cattivo umore.
Nervosa.
Infastidita.
Agitata.
La nota positiva è che capisco come mi sento.
Ho una gran voglia di piangere mixata alla voglia di spaccare tutto e gridare.
Mi sento esplodere e non so come rilassarmi.
Sono in questo stato da qualche giorno ma solo adesso che mi fermo ne prendo atto.
Sono morbosamente attratta da menti complicate.
Non so nemmeno quanto posso realmente scrivere qui per via delle persone che fanno parte della mia vita reale e non virtuale e non voglio che loro leggano.
Se dovessi davvero dar sfogo al pensiero attuale susciterei reazioni incognite.
E non è una cosa che amo. Il controllo prende il sopravvento. Il controllo che scelgo di avere e di cui ho maledettamente bisogno.
Come quello sul cibo.
Sapere esattamente cosa mangio, quali sono gli ingredienti e in che modo è stato cotto.
Ecco, idem per le relazioni.
Devo avere il controllo sulle reazioni. Nel senso: se io dico X, il mio interlocutore mi risponderà Y. O al massimo Z. Non posso rischiare che ad X venga risposto G.
Sto andando fuori di testa un'altra volta?
Cristo,credo proprio di si.
Quanto detesto l'estate cazzo.
Manca un mese al mio compleanno. Mi spaventa così tanto.
La nausea è un'amica fedele di quest'ultimo periodo.
Ho bisogno di parlare con qualcuno. Qualcuno in grado di capire e farmi vedere tutto con più lucidità.
Vorrei mandare una mail a D., ma è sabato. Non posso farla lavorare anche oggi.
I miei tratti borderline riescono ad accentuarsi così velocemente e imprevedibilmente che non posso controllare nulla... e quando perdo il controllo è un guaio.
Non so cosa fare, non so come impegnare il tempo.
Forse mi metterò a pulire.
Forse mi farò del male.
Forse leggerò.
Scrivere non mi basta.
Potrei guardare un film.
Potrei chiedere scusa ad A. per avergli risposto male. Ma cazzo, se dico di essere nervosa perchè continuare a fare battute del cazzo sapendo che mi innervosisce ancora di più? e poi sentirmi dare risposte di merda ed incazzose.
Quanto ti riesce bene fare lo stronzo.
Ma è un gioco a cui non bisogna giocare con me.
Il fuoco scalda, ma brucia se ci si gioca. Ed io sono fuoco.
Mi sento terribilmente pericolosa.
Per me,per gli altri.
Ho bisogno di uscire e vedere qualcuno.. ma come sempre non cerco le persone con cui vorrei stare.
Come sempre non mi sento all'altezza.
Mi viene da vomitare.
Ho un esorbitante cumulo di tensione,rabbia ed emozioni soffocate che spingono fuori e non riesco a filtrarle per farle venire fuori gradualmente. Ho paura che esplodano e di fare grossi danni.
domenica 8 giugno 2014
A pezzi
venerdì 6 giugno 2014
Drogatemi.
sabato 31 maggio 2014
Emozioni!
lunedì 26 maggio 2014
Hold me
martedì 20 maggio 2014
Gli effetti del vino
domenica 18 maggio 2014
I'm outta my head without you.
sabato 17 maggio 2014
venerdì 16 maggio 2014
B di Bulimica
martedì 13 maggio 2014
8 del mattino
lunedì 12 maggio 2014
Voler morire
Troppo
domenica 11 maggio 2014
I miei meno sentiti auguri mamma
Mi alzo, organizzo il da farsi e metto a scaldare mezza tazza di latte. Sempre la stessa tazza, sempre lo stesso latte. Non è un'abitudine, è un'ossessione.
La mia vita in questa casa è piena di ossessioni.
Entra mio fratello e mi chiede se sto dormendo perchè sono giorni e giorni che vede che mi sveglio eccessivamente presto. Gli ho detto che forse è perchè lascio che entri troppa luce nella stanza.
Ma mi sveglio di soprassalto preda dell'ansia. Ogni fottuto giorno da qualche settimana.
Si siede al tavolo della cucina con me mentre tuffo i biscotti comprati da mia madre rigorosamente senza zuccheri aggiunti nel latte ad alta digeribilità.
Mi versa il caffè e mentre lo beviamo mi dice che dobbiamo andarcene da casa. Andare a vivere insieme.
Non è assolutamente una cosa che farò.
Devo separarmi da questa casa, da questa famiglia. Per quanto ami mio fratello vivere insieme è una cosa troppo sbagliata da fare.
Mi dispiace e mi sento in colpa ad avergli detto che non voglio vivere con lui, ma non va bene e non lo farò.
Dopo il caffè bevo un sorso di latte ma fa improvvisamente schifo.
Accendo la sigaretta e circa a metà mi viene la nausea. La butto. Respiro. La nausea non passa.
Chiudo la porta del bagno, apro il rubinetto e il latte coi biscotti scelti da mamma finisce nello scarico.
Mi sento meglio.
Oggi è la festa della mamma. Le ho fatto gli auguri non appena è rientrata da lavoro.
L'ho abbracciata e baciata e ho chiuso forte gli occhi.
Lei ha a malapena allungato un braccio per "ricambiare" l'abbraccio. Si è subito staccata.
Mi sono girata e una sensazione di disgusto mi ha pervaso il corpo.
Due minuti dopo mio padre si mette a cercare nonsisachecosa in uno dei miei cassetti.
Mia madre è intervenuta e appena mi ha visto arrivare ha subito mandato via mio padre dalla mia stanca, con la paura che potessi avere una delle mie solite reazioni con lui.
Mi chiedo però se stesse proteggendo me o lui.
Tutti hanno mangiato il mio pranzo, anche oggi ho sputato veleno. Non hanno mai imparato che ho bisogno di mangiare tranquilla,senza i loro commenti assassini sulle mie modalità di nutrimento o sulle porzioni che mangio. Oggi a mandarmi in tilt sono state le allusioni di mio padre al barattolo della Nutella a metà.
Sono sbottata. Gli ho detto chiaramente che mi ha rotto i coglioni. Lui ha iniziato a rimangiarsi le parole e dire che non stava insinuando che l'avessi mangiata io.
Gli ho detto di non comprarla se deve fare tutte queste storie. E che non voglio sentire mai più mezza parola del genere. Gli ho chiesto se ero stata chiara.
Lì è intervenuto mio fratello a dire che io non sapevo nemmeno che la Nutella ci fosse.
Ma porco *** non si rendono conto che mangio le stesse identiche cose da anni???
Che raramente mangio del dolci?
Che sono titubante quando non sono io a cucinare e chiedo nei dettagli quali ingredienti sono stati usati?
Che taglio il cibo in parti uguali?
Che lavo le posate prima di usarle quando apparecchia mio padre?
Che preferisco mangiare da sola, che non guardo in faccia nessuno mentre siamo a tavola, che non mi siedo mai composta perchè non voglio stare lì con loro?
E si permettono pure di farmi la morale se non mangio o ancora peggio di farmi notare che la maionese ha molti grassi?
questo è la prova di quanto non abbiano capito assolutamente niente.
Speravo che col ricovero a Miralago potessero imparare qualcosa...
ma quando i terapeuti dicevano loro che non dovevano parlarmi assolutamente di cibo mia madre continuava a chiedermi che cosa avessi mangiato e ancor peggio se avessi vomitato.
E' al festa della mamma. Dovrei onorarla per tutto ciò che fa. Ma riesco solo ad avercela con lei per ciò che non ha fatto.
Forse è questa l'unica cosa che mi fa piangere.
Realizzare che il sogno di oggi non è molto diverso da quello di 20 anni fa.
Che la donna che mi mette al rogo è la stessa che mi fa perseguitare.
Ed io scappo. Scappo da tutti quegli uomini...
Scappo senza trovare pace.