mercoledì 31 luglio 2013
confusione
Il fantasma di me stessa
:(
Non deludo me stessa ma gli altri.
Sento di non valere niente,di non essere all'altezza.
Non ne vale la pena,lo so bene.Non è grave quello che è successo. E questo mi da la dimensione di quanto le sue parole facciano male da tutta una vita e sempre faranno male.
Questa giornata non poteva iniziare peggio.
Mi dispiace così tanto. Non avrei voluto.
martedì 30 luglio 2013
E. & V.
Ci sono persone che non riusciró mai a ringraziare abbastanza..
Forse non ho nemmeno le parole giuste per farlo e forse non ce n'é bisogno.
Riuscire a raccontare quello che ho nel cuore non è mai stato semplice,ma voi siete speciali.
Avete reso bello un giorno che mai lo é stato.
E tu, E.,non mi fai sentire piú sola.
É vero che mi basta poco,ma sapere di poter contare su qualcuno in quei momenti è una novitá per me. Non mi pentiró mai di essere stata sincera come mai nella mia vita.
THANK YOU!
lunedì 29 luglio 2013
Non esiste vendetta
eternamente innamorati
venerdì 26 luglio 2013
emptiness
Come 20 anni fa.
Non sono io.
Guardo la mia vita come fossi un'estranea.
Vedo tutto così normale.
Un lavoro che aiuta gli altri e aiuta me stessa.
Persone che mi vogliono bene.
Un pò di amore anche se non abbastanza.
Una famiglia che mi ama.
E io?
Io chi sono? Cosa sono?
Cosa succede nella mia testa?
E' come 2 anni fa. Quando volevo solo stordirmi e un cocktail di alcool e calmanti fu il mix perfetto per una vacanza in ospedale.Ma stavo bene. Continuavo a dire di star bene, con gli occhi sgranati e mia madre disperata ripetevo "sto bene!" ma era evidente che non era così.
Se cadesse il motore di un aereo sulla mia stanza, come a Donnie Darko,io rimarrei ferma e impassibile.
Cammino nel vuoto e non ho paura di cadere.
Spero solo passi in fretta.
Domani è il mio compleanno. Vorrei che nessuno lo ricordasse.
oltre.
Per anestetizzare il dolore.
Per sentire qualcosa.
Sempre più spesso.
Troppo oltre per riuscire a smettere un'altra volta.
giovedì 25 luglio 2013
La musa sul fosso CAPITOLO III
Mio zio
e un soprabito nero.
Era un uomo distinto mio zio.
Madre non piangere,ingoia e dimentica le sue mani ingorde tra le mie gambe.
Brava bambina fai la conta
Più punti a chi non si vergogna
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in montagna.
E sento il disprezzo profondo,i loro occhi addosso
Ho svelato l'ignobile incesto e non mi hanno creduto.
Brava bambina un pò alla volta
Tranquilla,non morde e non scappa
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in vacanza.
Ho messo il rossetto rosso carminio
E sotto il soprabito niente
In onore del mio aguzzino.
(mio zio - carmen consoli)
lunedì 22 luglio 2013
Hallelujah
Comporta una serie di situazioni e pensieri che ho paura di non riuscire a gestire. Si fa finta di far finta di niente,ma so che il guardarmi comporta il collegamento diretto al mio segreto.
S. lo sapeva. Fu il primo a cui lo raccontai. Mi mise in salvo. Dormii a casa sua e quando aprii gli occhi lui era lì a fissarmi, a controllare che stessi bene.
Sono passati 5 anni da quella notte. Sapevo che dicendolo lui si sarebbe allontanato. A 20 non si può reggere un tale peso. Piansi come mai avevo fatto prima. Piansi tutte le mie lacrime, fino quasi a svenire. Nulla poteva calmarmi.
Il sottofondo musicale in quella stanza universitaria era "Hallelujah" di Jeff Backley.
Sembra un film drammatico. Io con i polsi tagliati,sdraiata in obliquo sul un letto matrimoniale con lui dietro che mi stringeva.
Andai via dopo essermi calmata con un bacio davanti all'ascensore. Sapevo che non lo avrei più rivisto.
Mi pentii forse come per nessun'altra cosa al mondo di essere crollata davanti a lui.
Rimasi sola col dolore.
Con la bottiglia di vodka che mai mancava sul comodino. Dovevo anestetizzarmi in qualche modo.
Promisi a me stessa che non avrei mai più permesso al passato di portarmi via qualcuno a cui tengo.
Così ho imparato a fare finta di niente.
A piangere in silenzio quando il toccarmi di qualche uomo mi riportava alla memoria quelle oscenità.
A punirmi ogni volta che ho concesso il mio corpo nel modo sbagliato.
Ad allontanare il ricordo perdendo di vista me stessa.
Fino ad arrivare al punto in cui nulla era più sufficiente.
Continuavo a prendere la strada sbagliata.
Le amicizie sbagliate,gli studi sbagliati,le relazioni "extra", i vizi e le dipendenze..
E poi iniziarono i ricoveri.
I tentativi di porre fine a tutto quel caos che avevo dentro.
Il peggioramento del disturbo... e coi farmaci era più facile. Coi farmaci la memoria sembrava sbiadita. Un ricordo lontano che forse non era nemmeno mio.
Ma lo è.
domenica 21 luglio 2013
Mai più libera
Un continuo ipotizzare cosa succederebbe se..
Se ne parlassi.
Se lo ammettessi.
Se lo rivedessi.
Forse E. ha ragione.
Dovrei parlarne con la mia terapeuta e affrontarlo.
I primi anni del liceo sognavo spesso di ritrovare sepolto sotto il pavimento della cucina il corpo di una bambina di circa 4 anni sotto a un tavolo. E senza dare il permesso a nessuno di toccarla esclamare con freddezza "é stata violentata". Quella bambina ero sempre io.
Mi svegliavo sconvolta in preda ad attacchi di panico tutte le volte.
A 16 anni iniziai i colloqui con la mia prima psichiatra. Forse l'unica che ha sempre sospettato.
Era il periodo in cui sensazioni e immagini insensate mi riempivano la mente.
Mi svegliavo di notte perchè avevo paura che qualcuno entrasse nella mia stanza. Sentivo quegli odori così particolari nel sonno,e avevo paura di aprire gli occhi perchè mi sembrava di avere quelle mani sporche addosso. Ma nessun ricordo era nitido. Avevo solo tanti dubbi, ma mi convincevo che fosse solo frutto della mia fantasia, che forse stavo diventando matta perchè non mangiavo.
I pensieri,le sensazioni,le paure iniziarono poi a presentarsi anche durante il giorno. L'unica via di fuga quando quei pensieri erano troppo forti era il cibo. Mangiare e svuotarmi.
Comprai un libro "Donne che si fanno del male". Parlava della sindrome post traumatica da stress.
Perchè mi ci ritrovavo così tanto?
Era forse possibile che non stessi giocando solo di fantasia?
Tutto iniziava ad avere un senso ed io stavo sempre peggio.
Arrivò l'estate e conobbi lui.
Io ero troppo fragile. Non ho saputo difendermi.
17 agosto 2006.
Mi portò nella sua stanza. Io mi aspettavo solo qualche bacio ma in un attimo mi ritrovai sul suo letto bloccata dal suo peso.
Si abbassò i pantaloni e mi chiese se l'avevo mai fatto. Risposi di no.
"Prova".
."no, non mi va"
"dai è facile"
."non mi va"
Non fece caso alle mie parole e mi ritrovai in ginocchio col suo ventre che spingeva verso la mia faccia.
Non so cosa successe dopo ma so che quell'odore così forte,quella sensazione di sporco e sbagliato mi erano troppo familiari.
In quel momento tutte quelle immagini che prima vedevo sfocate e senza senso ora erano nitide. Vidi con chiarezza quelle 4 mani sul mio corpo e le loro voci sussurranti erano chiare.
La mia paura era così forte che potevo sentirla stridere tra le pareti della mia mente.
Non ti faremo male.
E' solo un gioco.
Ti fidi di me?
Sei una bambina bellissima.
I grandi si amano così.
Sarà il nostro segreto.
Tu sei speciale.
Tutto riviveva ancora.
Aprii gli occhi e lo spinsi lontano da me.
Scappai via lasciando lì la mia borsa e vomitai nel primo posto utile.
Quel sapore non poteva essere coperto nemmeno dall'acido del vomito.
La Musa sul fosso CAPITOLO II
II
La musa sul fosso CAPITOLO I
sabato 20 luglio 2013
Sporca
venerdì 19 luglio 2013
Raped
mercoledì 17 luglio 2013
I hurt myself again today
Un film, facebook, due chiacchiere con mia madre, la musica... Ma il pensiero torna dove non deve stare.
Non posso far altro che cedere.
Eppure basterebbe così poco, basterebbe solo che io scrivessi a qualcuno in grado di fermarmi. Qualcuno che mi dica "Non farlo,parla con me".Ma non posso rivolgermi sempre a qualcuno. Devo imparare a gestire il male da sola. Anche se quel male è una lama sulla pelle.
Guardo il sangue scorrere e non sento niente.
Giuro che è l'ultima volta.
Lo giuro sempre. E sempre ci credo.
Infrango tutti i miei piani.
Non sono guarita. Non lo sarò mai.
Ho paura.
Guardo le mie braccia piene di cicatrici. Le guardano tutti. E' quello che sono e non posso cambiarlo.
Non riesco ad essere migliore. Non riesco ad essere diversa.
Se solo avessi la certezza che la mia vita sarà sempre così... bhè, in quel caso farei quello che devo.
Ancora una volta,l'enessima in questa dannata vita,io mi sento impazzire.
Ho solo me stessa.
Non mi è mai stata fatta la diagnosi di guarigione. Forse resterà sempre la me bulimica. Resterà sempre la mia mentalità anoressica. Ma questo corpo non accenna a cambiare.
Maledetti farmaci. Maledetta depressione. Uscire dalla clinica e ingrassare 20 kg in 4 mesi senza ricadere nel vomito è per me la prova della mia fortissima volontà.
Ma ora,tutto quello che vorrei è vomitare fino a svenire. Buttare fuori tutto. Ogni paura, ogni preoccupazione.
E farmi del male.
Non posso parlarne con nessuno. é da sempre così.
Ho me stessa con cui stare.
Condanna
D:"Come stai?"
IO:"Ho l'ansia. Ho perennemente l'ansia.Anche a lavoro, mi si ferma il respiro e non so cosa fare, non riesco a star ferma e vorrei essere sola in quel momento,ma poi se sto sola i pensieri negativi prendono il sopravvento e ho paura di quello che potrei fare."
D: "L'ansia viene perchè ignori il problema. Hai la costante paura di una crisi ma non affronti e tantomeno accetti di avere un disturbo."
IO:"Io non ho nessun disturbo. Sto bene."
D:"F.,per favore."
IO:"Va bene,ho un disturbo forse,ma non lo voglio e allora faccio finta he non esista."
D:" lo so che non lo vuoi ma non possiamo farci niente lo sai bene. Non è colpa tua. Devi accettare le cure,qualunque cura tu scelga di fare,purchè non rimani scoperta.. sai cosa succederebbe. Non puoi sempre fare finta di star bene, a cosa ti serve? Il tuo corpo esprime il malessere con l'ansia e questo vuol dire che non stai bene."
IO: "Io voglio solo stare bene. Sono stanca di questi alti e bassi. Stanca di voler spaccare il mondo e poi volermi uccidere. Sarà sempre così,non è vero?"
D: "Si."
martedì 16 luglio 2013
La follia siete voi o io amplificati.
"Sono mai stata matta? Forse si, o forse è matta la vita.La Follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto.
La Follia siete voi o io amplificati.
Se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto , se avete ami desiderato di restare bambini in eterno...
Non erano perfette, ma erano amiche mie. "
(Ragazze interrotte)
lunedì 15 luglio 2013
Amarti è la cosa più semplice.
Cresce sempre,in ogni circostanza, il mio senso di inadeguatezza. Il non sentirmi mai all'altezza dell'amore altrui. Penso sempre che dovrei fare di più,ma non posso e non voglio spingermi oltre quella che sono.
Lui è solo l'ennesimo uomo a cui ho dato amore e in cambio ho ricevuto il vuoto.
"Ignoriamo F. " è il passatempo dell'anno.
Preferirei delle brutte parole,delle offese,ma non l'indifferenza. Credo di non meritarla.
Nonostante questo continuo ad amarti e tu nemmeno lo sai. Non posso aprirti il mio cuore, non posso permetterti di farmi altro male.
L'amore è deleterio per una mente bipolare.
Amo in te l'impossibile. Tutto ció che hai di detestabile io lo amo e lo detesto in egual misura perchè ti tiene legato a me pur allontanandoti. Odio e amore sono solo facce diverse della stessa moneta che ogni giorno lanci e a caso scegli quale parte di me avere. Ma amarti è sempre piú semplice. Alcuni così ci nascono e basta. Incapaci di odiare nonostante il male. Incapaci di andarsene per primi.
lunedì 8 luglio 2013
Dolore.
Mi sento una bambina ferita. Ho perennemente questa sensazione..questa incessante voglia di piangere..questo bisogno di qualcuno accanto,ma sono sola col mio dolore. Vorrei dormire pesantemente,piangere e stare tra le sue braccia..L 'unico posto al mondo in cui io mi senta al sicuro. Fa così male.