domenica 7 dicembre 2014

Esente

Pensavo di non avere più l'etichetta della bulimica fino a quando la psichiatra non mi ha firmato e consegnato il foglio per l'esenzione. Il codice è sempre lo stesso. In quel momento avevo una freccia soppra la testa, grande, rossa e lampeggiante che indicava la mia condizione: BULIMICA.
Sono bulimica di sensazioni, bulimica di amore, di emozioni. Ma non di cibo.
Io non credo che avere sporadici episodi bulimici faccia di me una persona con un disturbo alimentare.
Io non sono più ossessionata, non conto più le kcal, non sminuzzo il cibo, non mi induco il vomito ad ogni pasto, non digiuno, non faccio tutte quelle piccole cose che prima riempivano la mia giornata, o meglio, la mia vita.
Non mi fottete con le vostre etichette che inducono paranoia o fanno sentire di più un problema. 
Forse non c'è un codice di esenzione per i borderline o per i "traumatizzati". 
In effetti è come se i nostri sforzi di apparire  siano sempre vani.
Ma ho smesso da un po' di voler essere notata per il mio malessere. Ora forse non voglio essere notata affatto.

L'unica esenzione che vorrei, a volte, è quella  dalla vita.

giovedì 4 dicembre 2014

forever in debt to you

Ci sono dei momenti in cui non posso scrivere ma le parole mi colano dai pensieri e pervadono la testa... Fino ad arrivare ai miei occhi. Restano lì come a non volersi sporgere... e guardano il loro riflesso attraverso i Tuoi, perché solo attraverso il mio riflesso in te, riesco a vedermi.