lunedì 30 giugno 2014

Non mi amerai mai, ma io ti ameró per sempre.

Anche oggi siamo distanti milioni di anni luce l'una dall'altro. Anche oggi mi chiedo se questo abbia un senso, se abbiamo voglia di vederci, di sentirci, di viverci.
Anche oggi mi rispondo "forse no".
Anche questa sera mi manchi. Mi manca ció che eravamo e che ora non siamo più.
Anche oggi mi chiedo perchè mi hai scelta. Se davvero è me che vuoi.
Anche oggi non ho avuto dimostrazione alcuna.
Anche oggi mi hai lasciata sola.
Anche oggi ho aspettato quella conferma che mi facesse stare meglio e non è arrivata.

Non mi amerai mai.
E io ti ameró per sempre.

domenica 29 giugno 2014

Ti amo o ti odio.

Devo prendere atto e accettare il fatto di avere ancora un disturbo alimentare e che probabilmente non guarirò mai completamente,come non sanerò mai il mio umore altalenante perchè fa parte di ció che sono e di quello che negli anni ho interiorizzato. 
Devo far pace con me stessa e accettare questo malessere ma non ci riesco. Vorrei essere serena e affrontare tutto senza paranoie ma cazzo, mi sento morire dentro, ho troppi sbalzi, troppa mania e troppa depressione.. Troppa estremizzazione di tutto... Sopratutto del pensiero sugli altri. O mi stanno vicini e li adoro oppure sono delle merde a cui non importa nulla. Non riesco a stare nel mezzo.
Sto sempre lí, tra il ti amo e il ti odio e questo mi annienta, mi porta all'esaurimento delle mie energie e mi rende una lagnosa incomprensibile.

E oggi è domenica. 
Fottuta domenica del cazzo. 

Spero tanto di vedere D. questa settimana... Non posso aspettare fino al 10. 

Succede qualcosa nella mia testa che non posso controllare.. 
Ho un maledetto bisogno di comprensione! 
Bisogno anche di stare un pó di tempo con A, ma serenamente.. E parlargli si quello che mi succede.. Ma non ci riesco.. Ho paura che non riesca a capire.. E odio quando sminuisce.. Mi passa la voglia di parlargli..
Le mie paranoie, paure, ossessioni e tutto ció che mi mangia il cervello, rovinano i rapporti con gli altri e mi sento un peso.. Dunque non so più con chi cazzo parlare. Se non con la psicologa. Santa donna, se il paradiso esistesse lei farebbe un'ascesa senza ostacoli solo per quanto riesce a sopportarmi ancora dopo 4 anni.

sabato 28 giugno 2014

tipicamente borderline

Non so nemmeno da dove iniziare.
Ho terminato una settimana di lavoro, una sostituzione, tanto sforzo fisico,poco cibo.. impegno e buona compagnia.
Ma ancora troppo poco per me.
Ancora troppo fragile.
Ancora troppo borderline.
Reazioni che andrebbero ridimensionate, reazioni incomprensibili per una mente sana.
Maniacalmente attiva, disforicamente ansiosa e di cattivo umore.
Nervosa.
Infastidita.
Agitata.
La nota positiva è che capisco come mi sento.
Ho una gran voglia di piangere mixata alla voglia di spaccare tutto e gridare.
Mi sento esplodere e non so come rilassarmi.
Sono in questo stato da qualche giorno ma solo adesso che mi fermo ne prendo atto.

Sono morbosamente attratta da menti complicate.
Non so nemmeno quanto posso realmente scrivere qui per via delle persone che fanno parte della mia vita reale e non virtuale e non voglio che loro leggano.
Se dovessi davvero dar sfogo al pensiero attuale susciterei reazioni incognite.
E non è una cosa che amo. Il controllo prende il sopravvento. Il controllo che scelgo di avere e di cui ho maledettamente bisogno.
Come quello sul cibo.
Sapere esattamente cosa mangio, quali sono gli ingredienti e in che modo è stato cotto.
Ecco, idem per le relazioni.
Devo avere il controllo sulle reazioni. Nel senso: se io dico X, il mio interlocutore mi risponderà Y. O al massimo Z. Non posso rischiare che ad X venga risposto G.
Sto andando fuori di testa un'altra volta?
Cristo,credo proprio di si.
Quanto detesto l'estate cazzo.
Manca un mese al mio compleanno. Mi spaventa così tanto.
La nausea è un'amica fedele di quest'ultimo periodo.

Ho bisogno di parlare con qualcuno. Qualcuno in grado di capire e farmi vedere tutto con più lucidità.

Vorrei mandare una mail a D., ma è sabato. Non posso farla lavorare anche oggi.

I miei tratti borderline riescono ad accentuarsi così velocemente e imprevedibilmente che non posso controllare nulla... e quando perdo il controllo è un guaio.

Non so cosa fare, non so come impegnare il tempo.
Forse mi metterò a pulire.
Forse mi farò del male.
Forse leggerò.
Scrivere non mi basta.
Potrei guardare un film.

Potrei chiedere scusa ad A. per avergli risposto male. Ma cazzo, se dico di essere nervosa perchè continuare a fare battute del cazzo sapendo che mi innervosisce ancora di più? e poi sentirmi dare risposte di merda ed incazzose.
Quanto ti riesce bene fare lo stronzo.
Ma è un gioco a cui non bisogna giocare con me.
Il fuoco scalda, ma brucia se ci si gioca. Ed io sono fuoco.
Mi sento terribilmente pericolosa.
Per me,per gli altri.
Ho bisogno di uscire e vedere qualcuno.. ma come sempre non cerco le persone con cui vorrei stare.
Come sempre non mi sento all'altezza.

Mi viene da vomitare.
Ho un esorbitante cumulo di tensione,rabbia ed emozioni soffocate che spingono fuori e non riesco a filtrarle per farle venire fuori gradualmente. Ho paura che esplodano e di fare grossi danni.

domenica 8 giugno 2014

A pezzi

Nessuno qui se non la realizzazione.
Ho poche forze fisiche, ho pianto così tanto.. Pensavo di non riuscire più a smettere. 

Sono sola, nella mia stanza al buio. Ho quel pensiero a tenermi compagnia.
Una compagnia assillante.

Avrei voluto scrivere una mail a D. ma avrebbe avuto poco senso, la rivedró domani. Forse avrebbe detto qualcosa per farmi sentire meglio e ci sarebbe riuscita.. Ma non so se è di altre parole che ho bisogno adesso.
Ho cancellato i miei account facebook. Vorrei cancellarmi dalla vita.
Vorrei che ci fosse qualcuno con me adesso. Vorrei non essere sola. Non avere bisogno di farmi del male.
Continuo a piangere e dondolarmi sul letto.. Avanti e indietro con la schiena. Soffoco i versi del pianto col lenzuolo.. E vorrei  strozzarmici...

Non so che cosa dire.. Riesco solo a stare qui dentro al buio.. In questa stanza sporca e disordinata.. Proprio come mi sento io. 
Sporca e in disordine.
Vorrei chiamare qualcuno ma chi? Con chi posso permettermi di non fingere? 


venerdì 6 giugno 2014

Drogatemi.

Quel giorno è arrivato. 
Il giorno in cui nei miei ricordi ho visto il colpevole.

Al buio. In piedi contro un muro. Lui che mi tiene ferma dalle spalle. Vedo quella mano con la fede al dito.
È così familiare. 

F a m i l i a r e .


Resto immobile adesso.
Sul divano. In penombra. Si sente solo il tic tac delle lancette. 
E il mio dolore che rimbomba tra queste mura.
Stridente. Angosciante. Solo. 

Vorrei che A. fosse qui, su questo divano con me, a non dire niente ma esserci.
Le parole non servono.
E questa volta non ne ho davvero.

Un pó di erba allevierà il pensiero.