lunedì 28 aprile 2014

Cerco di stare in piedi

Controllarmi mi costa fatica,
Tenere indosso la maschera mi porta allo stremo delle forze...
Mi chiedo quanto ci sia di patologico in mio padre. E , anche se fosse causa di malattia, il suo comportamento mi causa forte stress. 
Mi guardo allo specchio e capisco di essere al limite, trattengo le lacrime anche se nessuno puó vedermi.. Provo a respirare ma non funziona..
Piango un pó cercando di farlo in silenzio. 
Mi ripeto che posso piangere, che mi aiuterà a mandar via un pó di malessere.
Non funziona.
Una morsa mi stringe il petto.
Mi asciugo gli occhi.
Entro in sala a prendere la borsetta, ho bisogno di una sigaretta.. Gli passo davanti e il dolore si trasforma in occhi lucidi e labbra strette tra i denti.
Oggi come 10 anni fa mi domando che cosa gli ho fatto di male.
Non so rispondermi.
Ho cercato di salvare le apparenze per tutta la vita fino a quando ho potuto.
Mi sento un fallimento per questa famiglia  che vive di conflitti taciuti, di violenze su cui nessuno ha mai detto una sola parola.
Non va via dalla mia testa la sua violenza. La vedo ancora oggi in ogni suo gesto,e mi manda in bestia.
Ci sono cose che ricordo anche se ero molto piccola.. 
Cose che un bambino non dovrebbe vedere, cose che per anni mi hanno fatto avere incubi. 
Come se non bastasse il resto, vero?
Avrei preferito essere stupida e viziata e invece ho dovuto vedere, ho dovuto vivere cose che anche per un adulto sarebbero pesanti.

Vorrei scappare dai pensieri, ma devo rimanere lucida. 
Esco a fare due passi, forse riusciró a calmare questa tempesta.

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