martedì 13 maggio 2014

8 del mattino

Ho pensieri confusi,
Non mi riconosco.
Mi agito, mi innervosisco, sento rabbia.
Non sono mai stata così.
Io ero la bambina calma che non disturbava mai e ora sono una donna a cui nulla va bene, con una parola pronta per tutto perchè tutto poteva essere fatto meglio.
Non mi piace come sono.
Non so ascoltare gli altri, non so dar loro consigli. 
Sono un'egoista concentrata solo sul proprio malessere. 
Non so manifestare affetto se non con un abbraccio che non sempre è facile dare. 
Vivo di ansie per il futuro, di relazioni malsane e vomito autoindotto con una frequenza crescente che mi porta a dormire spesso azzerando la mia vita sociale.
Ieri a parte aver vomitato il pranzo senza un minimo di forza di controllo, con tutta la nonchalance di cui sono dotata e aver lasciato in un bagno senza finistre il tanfo inconfondibile del vomito, sono tornata a casa dopo il lavoro.
Casa vuota.
Mi sono messa mangiare ogni cosa che mi ha ispirato e ho dato il via al mio rituale preferito.
Amore e odio per la bulimia. 
Amore e odio per il cibo che riempie i miei vuoti.. Ma i vuoti sono fatti per rimanere tali e il vomito serve a non farmi sentire la pienezza, anche quella delle emozioni.
Mi scarica da ogni stato emotivo al punto da addormentarmi. 
Mi sono messa sul divano e prima delle 21 dormivo. 
Poi mio fratello mi ha portato una pizza.
L'ho mangiata in tempo record e sono andata a letto. Nessuna energia per vomitare. 
Nessuna energia per fare qualsiasi altra cosa se non dormire.. E sognare cibo avariato. 

Oggi sarà un'altra giornata bulimica, com ogni giornata.
Del peso non mi importa, non salgo più ossessivamente sulla bilancia. 
Non mi importa di essere bella, mi importa solo di non sentire dolore.

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