Il malessere avvisa e io posso scegliere se evadere o se lasciare che come un'onda mi passi sopra e mi bagni, mi riempiae orecchie, il naso e la bocca di acqua.
Scelgo sempre di non evadere perchè mi autoconvinco di farcela ma puntualmente cado e affogo.
Sono state giornate lente e quasi non ricordo come sono passate.
Il letto, questo angolo al sicuro, è stata una tana perfetta anche per 20 ore di fila.
Io non posso stare qui.
D. mi ha chiesto che cosa stessi pretendendo da me stessa. E fino a quale punto io voglia spingermi.. Non mi rendo conto che sono già troppo oltre.
Un bambino violato non puó vivere nella casa dell'orco.
Perchè io devo farlo?
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