martedì 6 agosto 2013

E' diventato reale.

E' tutto reale.

E' tutto vero.

Ha assunto forma,colore,odore,peso.

Non posso più fare finta di niente. 

E' successo davvero.

Ho paura. 

Paura di me stessa. Di non sopportare questo dolore.

Cosa posso essere in grado di fare?

Cammino nel vuoto.

Il mondo non esiste. Ci siamo io e il mio segreto che non è più tale.



-"D. apri la finestra, mi viene da vomitare."
-"che cosa vuoi vomitare? Le sue parole? Quello che ti ha fatto?Cosa ti viene da vomitare?



"Sei arrabbiata?"
-"no,non tanto". Con la penna coloravo un pezzo di carta. Passavo e ripassavo sulla stessa parte. Il rumore della bic blu riempiva il mio silenzio.

"Sei tanto arrabbiata?"
Calco più forte.
"Sei molto,molto arrabbiata. Che cosa gli faresti?"

"Se tu avessi una figlia cosa faresti a quello stronzo che le ha messo le mani addosso?"
Mi fermo. La mano si ferma. Gli occhi si riempiono di lacrime che scaccio in fretta. Non alzo il mio sguardo.
Respiro profondamente e rispondo: "Lo ucciderei."


"Che cosa ti ha fatto?"
........
"Ti ha toccato?"
Le parole si fermano prima ancora di essere pensate.
"Ti ha costretto a toccarlo?"

Non rispondo. Le sue domande così forti mi gelano il sangue.
Controllo il respiro e infilo le unghie nel braccio.

Dico che magari è solo frutto della mia fantasia.
Ammettiamo che sia vero,che cosa ti possono aver fatto? Chi potrebbe essere stato?

"Una bambina di quell'età non può fare certi pensieri. Che cosa può saperne del sesso?
E' reale. Ti è successo davvero."

Una conferma che manda via tutta la polvere per scoprire che quel manto di polvere grigia ricopriva solo 20 anni di melma. 






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