martedì 4 febbraio 2014

Equilibri

Qualcosa smette improvvisamente di funzionare,come la corda di un violino che si rompe facendo un rumore stonato provocando subito dopo un momento di silenzio. 
Quel precario equilibrio che si spezza esplodendo in urla isteriche. 
Sono capace di urla molto forti e parole pesanti che adesso misuro,non tollero il sentirmi in colpa per quello che viene fuori dalla mia bocca.
Il dolore alla gola dopo aver gridato è identico al post vomito. 
Vomitare rabbia mi stanca come vomitare cibo. 
Vorrei avere dei nervi saldi e un temperamento equilibrato,ma in questi ultimi mesi il mio sistema nervoso ha mostrato feroci segni di cedimento. 
Esistono gli accumulatori compulsivi di oggetti (spazzatura) e poi esistono le persone come me che costantemente accumulano le emozioni e le nascondono in qualche angolo dell'inconscio arrivando poi ad un evidente stato di non tolleranza che demolisce la facciata del castello di carta velina , che già aveva iniziato a bucherellarsi. Ed è lí che succede che ,una persona con un'inclinazione alla psicosi, va letteralmente in tilt. 
E allora benvenuti sbalzi di umore bipolari, momenti di dissociazione, sintomo bulimico, autolesionismo, crolli emotivi di ogni forma e intensità, panico, nausee, capogiri, mal di testa.. Il tutto con un'enorme forza nel nascondere e nell'andare avanti fingendo di essere perfettamente in equilibrio con se stessi e con il mondo. 


Tra tutte le persone su questa terra.. È verso mia madre che sprigiono il più acido dei miei veleni. 
Mi chiedo perchè fingendo di non avere risposta. 
In realtà continuo ad ignorare quanta "influenza" abbia avuto su tutta la mia vita, sul disturbo, sulle relazioni, su ogni cosa.

Un giornó disimpareró ad ignorare la mia rabbia, 
Quel giorno saró libera. 

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