domenica 26 maggio 2013

Ti muovi ma è il mondo che balla per te!

La nostalgia è la sensazione che detesto di più. Non la nostalgia per persone che ho perso, per un amore perduto o un'amicizia finita. No. Nostalgia per le persone incontrate nel mio percorso di guarigione, nostalgia di quei sorrisi, di quelle mani tese, di quegli abbracci che non avevano bisogno di corpo perchè erano le anime a scontrarsi,mischiarsi,unirsi. Nostalgia delle abitudini più semplici. Il convincere qualcuno a farmi il caffè nonostante fossi arrivata tardi a colazione,il silenzio del martedì mattina,le attese per qualunque cosa, le corse al bagno dopo la pizza di cui nessuno ha mai saputo nulla, le caramelle clandestine le sere in saletta, le confidenze, i miti sfatati, le risate siciliane, le sigarette con un braccio fuori dal balcone perchè nevicava, il pullman, Moreno dove tutto cosa meno, il biliardino, le corse in lavanderia e trovare puntualmente chiuso e quando arrivavo in tempo i miei vestiti non erano mai pronti. Ricordo ancora i complimenti quando avevo indossato quel vestito azzurro così carino..chiesi a tutti di smettere di dirmi quanto stessi bene. Non volevo indossarlo ma i miei vestiti estivi erano tutti in lavanderia e faceva molto caldo. Quando rimisi quell'abito ero in Sardegna. Fu facile fare l'amore con quel vestito.. c'era chi lo sollevava preso dall'eccitazione o chi faceva scorrere piano la cerniera lungo tutta la schiena. Fare l'amore. Ecco un'altra cosa che non so più fare. Fare sesso è facile.. mi nascondo dagli sguardi volgari dell'uomo che affonda il suo piacere, mi nascondo in un angolo della mia mente e spengo la luce. Mi muovo, mi trasformo in volgarità. Io che vorrei amore ma faccio sesso perchè altro non so dare. Non ricordo più l'ultima volta che ho fatto l'amore..non ricordo quali occhi ho fissato,quale corpo ho baciato amorevolmente. Quale abbraccio non mi ha dato la sensazione di essere un gesto di circostanza.
Forse con lei è stato amore. Forse era solo un modo per fuggire in un momento in cui cibo,alcool,erba e lame non erano a portata di mano... forse era solo voler osare sapendo che un controllo sarebbe potuto arrivare da un momento all'altro. 
è passato un anno e mezzo da quella prima notte...
 La sua pelle era così liscia. I suoi baci così dolci e amorevoli. Non c'era nulla di sporco nel sentire le sue mani sul mio odiato corpo. Mi vedeva bella e io le ho sempre creduto. A lei e solo a lei. 
Forse è stato amore. I baci di nascosto dietro le porte,per le scale,in piscina sotto gli occhi di chi vedeva ma non guardava. Le docce insieme. Le lacrime. Le corse. Il sudore. Psicomotricità a ballare sempre e solo noi, il resto del mondo rimaneva fuori. Cantare sul letto con la scopa come microfono e poi finire sempre col raccontarci qualcosa di segreto e piangere abbracciate.

"TU MI FAI CANTARE" mi scrivevi ovunque. Lo cantavi, lo ballavi,lo pensavi.SIAMO IO E TE MIA MUSA. mi dicevi che ti facevo pensare al mare perchè sono sarda."PERCHè TU SAI DI MARE". Mi dicevi che ti facevo pensare all'estate perchè ero l'unica che sorrideva sempre. Mi chiedevi di tornare perchè senza me ti sentivi sola. Mi hai implorata e ora sei scappata, provi ad ucciderti e non vuoi vedermi. 

"LAVA VIA DALLE MIE ALI TUTTO IL MALE..."

__Sale delle tue labbra, da sete del tuo sorriso, apro il viso come il vento d'estate!di noi che diamo nome a un sogno ribelle e che ci incendia la pelle lo gridiamo alle stelle! ___





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