domenica 26 maggio 2013

stavo meglio quando stavo peggio.



é un sollievo che maggio stia finendo. è un sollievo che questo non sia stato il terzo maggio di fila passato in repartino per una qualche crisi depressiva o maniacale o per chissà quale disperato tentativo di porre fine a questa vita totalmente insensata.
 Sto provando a dare un senso alla mia esistenza, e fin'ora ogni mio sforzo è totalmente vano.
Non riesco a sentirmi adatta a qualcosa.. mi sento perennemente sbagliata in ogni situazione. Inadatta.
La mia solitudine ne è la conferma. Prima sceglievo di star sola.. ora che vorrei disperatamente avere qualcuno accanto invece ho solo un fedele vuoto attorno e mi ritrovo a scrivere senza sapere se qualcuno mi leggerà mai.. come quando si desidera incrociare lo sguardo di qualcuno in grado di riempire il vuoto e cerchi  quegli occhi tra la gente..ma tutti vanno di fretta,tutti distolgono lo sguardo prima di aver stabilito un contatto..e allora fissi i tuoi occhi allo specchio cercando di riconoscerti,cercando la comprensione che bramiamo così tanto.. ma io non la trovo nemmeno dentro i miei occhi scuri che non sono mai stati così tristi. Vedo riflessa solo la pena per me stessa. Ma pena è meglio che odio. Forse è un inizio. O forse sono già alla fine.

- "cosa posso fare per quegli occhi così tristi?"..me lo disse una volta una cara dottoressa. Mi guardò sorridere e mi disse che il mio dolore era così evidente che nemmeno il mio sorriso migliore poteva nasconderlo. Che male quella frase,ma che gioia non dovermi nascondere.

LaMusa.

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