mercoledì 16 ottobre 2013

Proibizioni


 L'umore tende al basso, come fossi una lenza in mezzo al mare con un piombo attaccato. Il mulinello della vita cerca di riportarmi a galla ma io mi abbandono alle correnti della mente.
Sono spaventata.
é vero che oggi sono molto stanca,ma è da qualche notte che sento qualcosa che non va bene. Capire che cosa richiede troppo ragionamento e  anche i miei pensieri sono stanchi.

Ieri sera la classe del corso di inglese si è riunita per una cena. Mi rendo conto che purtroppo stare in mezzo a persone, per quanto loro siano simpatici e di buona compagnia, mi riesce difficile. Sono stati molti i momenti in cui ascoltando i discorsi sono fuggita col pensiero e mi sono rifugiata nel mio mondo. Con alcune persone con cui di solito chiacchieravo non ho nemmeno scambiato due parole se non per i saluti. 
Uscivo fuori a fumare e poi rientravo lasciando gli altri fuori. I loro discorsi non mi interessavano. Nulla mi interessava.Avrei voluto salutare tutti e andare via.
 E. mi avrebbe forse trattenuta,ma mi avrebbe capita..
 Invece ho fissato il vuoto ed ho sorriso. Come sempre. 
Mai smettere di sorridere,è un lusso che non mi è permesso. 
O sono io a non permettermelo?
Mi ostino a portare avanti convinzioni non mie. Divieti già assurdi 20 anni fa. 

La vergogna di piangere scorre nel dna della mia famiglia. Nascondere le emozioni, ingoiarle,credere che siano sbagliate,difettose, è il modo in cui sono stata cresciuta ed è il modo in cui continuo a vivere.

Il mio corpo lo sente. Nausea,mal di testa,ansia,asma,bruxismo,allergie... è il corpo che ingoia e nasconde nasconde nasconde. 
Ed io vorrei permettermi di piangere,arrabbiarmi,essere triste senza nasconderlo... senza fare finta che tutto sia perfetto, di essere l'amica perfetta,la persona che aiuta sempre tutti perchè tanto per me va tutto bene... 
Ma non va tutto bene. 
Non è mai andato tutto bene. 
Non va bene nella mia testa. 
Non va bene nel mio corpo.
Non va bene nel mio cuore. 

E vorrei davvero riuscire a fare finta di niente anche con me stessa,e quando penso di esserci riuscita ecco che arrivano questi momenti e metto in discussione tutto.

Il mio genitore critico prende fiato per parlare . Questa volta ha ragione. 
Dice che almeno con D. dovrei essere me stessa. Che almeno a lei posso dire come mi sento realmente.
Ha ragione. Io gli do sempre ragione. 
Sento solo che sto scappando. 
Perchè fa male.. camminare vicino al fuoco è pericoloso,e appena sento il calore mi allontano.

Ho così tanta voglia di piangere ma continuano a tornarmi in mente quelle maledette frasi...

Le brave bambine non piangono. Non piangono mai. Ed io ero una brava bambina. 

Ero una fottutissima brava bambina che non piangeva. 


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