lunedì 17 giugno 2013

Ricadute

Ti insegnano che le ricadute fanno parte della guarigione e che forse ci saranno sempre. Ti insegnano che servono a mantenere l'equilibrio, ma non ti insegnano a non sentirti male quando succede, a non avere la sensazione di esserci di nuovo dentro fino al collo, non ti insegnano a gestire la perdita di controllo. Non ti  insegnano a gestire il vuoto e la solitudine del momento.
Oggi, pochi minuti fa, ho pensato che tra una ricaduta e l'altra potrei morire soffocata nel mio stesso vomito. Con la spinta sbagliata, la contrazione sbagliata il cibo va contemporaneamente su per la gola e su per il naso. Un attimo di panico. Ti blocchi e non sai se rimandare giù tutto o continuare a spingere. Nel frattempo potresti morire soffocato se tutto sta lì, nel mezzo.
Ho pensato "e se morissi in questo modo squallido? penserebbero tutto che sono ancora bulimica. Penserebbero che ho mentito ancora, come sempre, di stare bene?Morirei da bugiarda".

Avrei voluto chiamare qualcuno e implorarlo di fermarmi. Ma chi?A chi realmente avrei dato retta?
Non vedo D. da non so quanto tempo... forse 20 giorni. Se troverà lo spazio ci rivedremo a Luglio. Odio doverlo ammettere, ma ho bisogno di questa infinita psicoterapia. O forse solo di qualcuno che mi stia a sentire e che dica la cosa giusta.

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